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E dopo il conservatorio?
inserito il venerdì 12 maggio 2006

Sembra che attualmente si stia verificando una crisi che riguarda il futuro di molti professionisti della Musica.
Ogni giorno in redazione arrivano curriculum d’artisti con percorsi di studio molto importanti che ci chiedono opportunità lavorative..Come mai?
Dobbiamo, forse, pensare che la crisi sia in relazione con quella generale del mondo del lavoro o forse il discorso è diverso, è più ampio?

A Cosenza è nata la prima Associazione Musicisti Professionisti (tutte le informazioni le trovate sul sito http://www.ampitalia.org), che si presenta con quattro punti molto interessanti:

Promuovere la nascita di una coscienza di categoria fra tutti i musicisti professionisti.

Sensibilizzare l'opinione pubblica sul valore dell’arte musicale e sul valore professionale del 
lavoro del musicista.

Contribuire al potenziamento delle politiche culturali attraverso proposte legislative attente
alla difesa dei valori dell’arte e della professione dei musicisti.

Tutelare gli interessi morali ed economici dei musicisti professionisti ed il loro prestigio nella
società.

Sicuramente questa è un’iniziativa d’evidenziare e tutti possiamo apprezzarne la validità.
Ma come mai l’esigenza, oggi, di creare un’associazione musicisti?
Potrebbe segnalare un problema inquietante, una specie di crisi d’identità del settore musicale che, forse, non si sente abbastanza valutato all’interno del mondo del lavoro?

E voi cosa ne pensate: dopo il conservatorio che futuro ci attende?

 
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I VOSTRI COMMENTI A QUESTO BLOG ( 7 )

 

a cura di .sousuke sagara.
inserito lunedì 14 agosto 2006
Gente, la "musica classica non è un lavoro. Semmai lo studio della musica classica offre delle possibilità di lavoro che possono variare (concertista, orchestrale, compositore, insegnante, critico, tecnico specializzato, etc). L'importante è avere le idee molto chiare fin da subito e puntare dritto senza guardare in faccia a nessuno se si vuole avere qualche speranza di trovare lavoro. Io ho capito una cosa: la carriera come esecutore di successo è roba per pochi (geni o molto raccomandati), il futuro della musica risiede nelle tecnologie. Io sto studiando organo e faccio concorsi di esecuzione e composizione. Adesso comincerò a studiare anche Musica e Nuove Tecnologiee fra qualche anno jazz. Non potete sperare di diplomarvi e poi uscire e trovare lavoro. Il semplice diploma non vale assolutamente nulla. Purtroppo è così.
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a cura di Elisa
inserito domenica 21 maggio 2006
Ragazzi, io sto ancora studiando pianoforte..ma leggendo tutti questi commenti, mi spavento veramente tanto!! Cioè, già lo sapevo che far della musica un lavoro è difficilissimo e da pochi..ma non in modo così drastico come lo raccontate voi!!
Io ho sempre amato la musica, mi piace soprattutto suonare il piano..
Quando sono iniziata a farlo, i miei genitori, mi chiesero se ne ero veramente convita perchè poi, trovare un lavoro con questo studio in mano sarebbe stato difficilissimo..
Non pensavo tanto..cioè, pensavo che ok, sarebbe stato difficile, ma ben pensandoci, quando qualcosa la si vuole e si lotta per averla, la si ottiene!! Ok, forse non è sempre così..
Non so come vedere tutto ciò, come una demoralizzazione oppure come un qualcosa che mi faccia lavorare ancor di più, per superare di livello qui genietti (il che mi sembra impossibile)..
Ma comunque, sapete che vi dico?
A me la musica piace un sacco e farò di tutto perchè questo in futuro diventi una mia professione!
Nessuno mi ha mai obbligato nulla, nessuno mi ha mai detto di suonare anzi, mi hanno sempre chiesto(e sarà ancora così)di smetterla di suonare per cinque minuti.. :P
Mi impegnerò per realizzare qualcosa che veramente amo..e naturalmente, nella vita in queste cose, oltre ad aver talento, bisogna anche avere fortuna..no?!
SPERIAMO BENE!!
Per il resto, auguro a tutti voi che riusciate a trovare presto un lavoro con questo studio che so, non è stato per nulla semplice, ha richiesto ore ed ore..
Non mollate e credete in quello che fate!!
BUONA FORTUNA A TUTTI!!
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a cura di Magda
inserito mercoledì 17 maggio 2006
Finalmente un'associazione che tenga conto dei problemi veri di un musicista dopo il diploma.
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a cura di Simona
inserito mercoledì 17 maggio 2006
Ciao a tutti. Io penso che un fattore importante di questa crisi che si percepisce in italia sia anche dovuta a questa mania di fare tutto all'interno di una sala di registrazione.. Con la "manipolazione creativa" si è arrivati a perdere il gusto della vera esibizione, grazie alla quale si può apprezzare l'interpretazione di un musicista anche ascoltando le piccole sfumature, per scegliere la "perfezione musicale" data in una sale di registrazione...Ecco secondo me si sta perdendo il contatto con il pubblico che, essendo molte volte profano, non colgie l'importanza di un esibizione preferendo la comoda poltrona di casa..questo fa si che auditorium o teatri fatichino sempre più a promuovere eventi importanti e , di conseguenza, i musicisti hannno sempre meno possibilità lavorative..
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a cura di Giovanna
inserito lunedì 15 maggio 2006
Quanto è vero quello che hai scritto.
Mio figlio ha fatto un'iter incredibile.. studiare musica, soprattutto quando lo si fa da privatisti è una grande fatica sia da un punto di vista personale (intendo dell'allievo) che viene comunque e sempre discriminato al momento degli esami (a meno che non sia allievo di un insegnante del conservatorio dove si presenta per gli esami) sia da un punto di vista economico perchè le lezioni costano tantissimo e, se uno non è benestante, richiede molti sacrifici.
Ho un figlio che ha fatto pianoforte e che, dopo tanto lavorare, può fare domanda per insegnare alla scuola media..
Sicuramente la musica classica non paga.. sono pochissimi gli allievi che riescono ed anche per quelli le difficoltà sono comunque tantissime; mantenersi resta un grande problema..
Mio figlio ha ripiegato su altro.. però è sempre e comunque una frustrazione..
Perchè non ci sono canali in cui potersi sperimentare? Perchè uno che ha fatto musica con ottimi risultati, a differenza delle altre "lauree", non trova collocazione?
Se uno esce dall'università con 110 e lode trova immediatamente lavoro; se uno esce dal conservatorio con 10 e lode, gli si aprono le porte della disoccupazione..
C'è qualcosa che non torna?
Ne siete convinti?
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a cura di Marco
inserito sabato 13 maggio 2006
Personalmente pernso che oggi giorno ci siano troppi Musicisti e troppi insegnanti che regalano promesse....
Ho partecipato a diversi concorsi musicali, Nazionali ed intenazionali, e la cosa che mi ha scioccato è stata il vedere centinaia di giovani pianisti con una preparazione eccezionale... Il punto e: Ma che faranno tutti questi geni della Tastiera...
Ci sarà posto per tutti???
E' una bella domanda...
Io mi arrabatto tra qualche concerto e qualche Lezionema avolte mi chiedo cosa faro' da grande....
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a cura di Orlando
inserito venerdì 12 maggio 2006
Ciao. Personalmente credo che ci sia un problema. I posti sono sempre meno e le grandi occasione, essendo rare, sono di proprietà dei geni, di quei pochi che sono tecnicamente perfetti.. ho svolto il conservatorio, mi sono diplomato e nulla..Tecnicamente modesto, interpreto con un mio stilismo che forse non convince..Eppure non posso essere una macchina, non voglio puntare sulla velocità interpretativa ma sull'emozione..Non so' ora insegno e per fortuna mi sembra, almeno così dicono i miei allievi, di farlo bene..Ma i miei sogni rimangono lontani..
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