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Prgramma d'esame della classe di Composizione Sperimentale
 
SCUOLA SPERIMENTALE DI COMPOSIZIONE

(Decreto Ministeriale 31.1.1985) Art. 1) Il corso sperimentale di "Nuova didattica della composizione" già funzionante presso alcuni Conservatori  di musica, assume la denominazione di "Scuola sperimentale di composizione".
Art. 2) L'ammissione alla scuola sperimentale di composizione di cui al presente decreto dovrà essere subordinata alla constatazione di attitudini musicali, adeguate capacità pianistiche nonché al possesso di adeguate nozioni di teoria e solfeggio. L'età massima per l'ammissione è di 18 anni, salvo casi di motivata deroga da parte della Commissione esaminatrice.
Art. 3) La scuola si articola in un quinquennio ed un quadriennio superiore e comprende i corsi collaterali di lettura della partitura e di storia della musica.
   Il quinquennio si suddivide in:
a) un biennio dedicato ai fondamenti della tecnica compositiva modale e tonale nella varietà delle rispettive  esperienze storiche;
b) un triennio dedicato allo studio di una più ampia area musicale comprendente diverse articolazioni  tecnico linguistiche (in primo luogo contrappuntistiche) e varietà di esperienze storico stilistiche, comprese quelle del XX secolo.

   Il quadriennio superiore è incentrato sulla pratica compositiva unita al necessario approfondimento,  anche analitico, di tecniche, linguaggi e stili.

ESAMI DEL CORSO SPERIMENTALE DI COMPOSIZIONE

(a norma D.M. 31.1.1985) Art. 4) Compimento del biennio.
a) Prova scritta: realizzazione di un corale a 4 voci in stile   bachiano su melodia data, oppure di un contrappunto fiorito o   piccola forma contrappuntistica cinquecentesca a 3 parti su   tenor  o incipit dati, nel tempo massimo di 10 ore e in aula   fornita di pianoforte.
b) Prova  orale: colloquio sui fondamenti della tecnica compositiva modale e tonale.
c) Presentazione dei lavori realizzati durante il biennio a dimostrazione dello svolgimento del programma di cui al punto   a) dell'art. 3 (piccole forme polifoniche, corali, invenzioni a   due parti, piccole forme in stile classico e romantico, analisi   scritte  e  saggi compositivi attestanti particolari interessi   dell'allievo, ecc.).
Art. 5) Compimento del quinquennio.

  Prove scritte:
  a) composizione di una importante forma contrappuntistica   strumentale e/o vocale almeno a 4 parti su tema, o tema e   testo, di autore scelto dal candidato tra quelli proposti dalla   commissione esaminatrice, nel tempo massimo di 36 ore e in aula   fornita di pianoforte;
  b) composizione di un brano per voce e uno o più strumenti su   testo letterario scelto dal candidato tra quelli proposti dalla   commissione esaminatrice, nel tempo massimo di 36 ore e in aula   fornita di pianoforte;
  c) tema di storia della musica su un argomento scelto tra tre   proposti dalla commissione esaminatrice, nel tempo massimo di   12 ore e in aula fornita di pianoforte.

  Prova orale:
  a) colloquio relativo alle tecniche compositive studiate nel   corso del quinquennio, con prevalenza di quelle attinenti agli   indirizzi di studio futuri del candidato;
  b)  presentazione di composizione e analisi di  forme musicali   significative, vocali e strumentali, realizzate durante il   triennio e dimostrazione dello svolgimento del programma di cui al punto b) dell'art. 3 suindicato e testimonianti una maturità   musicale finalizzata a specifiche scelte ulteriori del candidato.

     Art. 6) Agli esami di biennio e del triennio nonché a quelli   successivi di diploma non sono ammessi candidati privatisti.   Per gli esami di conferma, le abbreviazioni degli  anni di   studio e le ripetizioni di corso si applicano le norme vigenti.
  Con l'esame di compimento del quinquennio si accede al quadriennio superiore  di  composizione, al quadriennio di musicologia nonché ai corsi superiori di direzione d'orchestra, polifonia  vocale, musica corale  e direzione di coro e al triennio di strumentazione per banda (R.D. 11.12.1930, N. 1945).
  Art. 7) Il corso collaterale di lettura della  partitura si   articola in un biennio, in un triennio e in un quadriennio superiore.

  L'esame del biennio consiste nelle seguenti prove:
  a) lettura al pianoforte di un corale bachiano a 4 parti steso   nelle chiavi di violino e basso;
  b) lettura di due brani tratti dalla letteratura pianistica   rispettivamente classico  romantica e moderna, di difficoltà   adeguata al corso;
  c) esecuzione di un brano, a scelta della commissione, fra tre   preparati dal candidato, tratto dalle "Invenzioni" a due voci,   oppure dalle "Suites" francesi di Bach.

  L'esame del quinquennio consiste nelle seguenti prove:
  a) lettura dalla partitura di parti per strumenti traspositori   singoli o a coppie;
  b) lettura  al pianoforte di una composizione polifonica   rinascimentale a quattro parti stesa nelle chiavi di soprano,   contralto, tenore e basso;
  c) lettura al pianoforte di un brano per orchestra d'archi tratto dal repertorio barocco;
  d) lettura al pianoforte accennando con la voce la parte del   canto di un brano  tratto  dalla letteratura liederistica   classica, romantica o moderna;
  e) lettura di un brano tratto dalla  letteratura pianistica   classica, romantica o moderna, di difficoltà adeguata al corso;
  f) esecuzione, a scelta della commissione, di un "preludio e   fuga" dal "Clavicembalo ben temperato"  di Bach, su tre   preparati dal candidato, oppure di due tempi delle "Suites"   inglesi preparati dal candidato.

  L'esame di licenza consiste nelle seguenti prove:
  a) lettura dalla partitura di sezioni di strumenti traspositori   a 4 parti, con non più di 2 trasporti contemporanei;
  b) esecuzione dallo spartito per canto e pianoforte, accennando   con la voce se necessario, di una scena (o sezione) d'opera   lirica, o di parti di una composizione  sinfonico corale, a scelta della commissione tra due presentate  dal candidato   (l'opera lirica, la messa, l'oratorio o la cantata dovranno   essere presentati per intero);
  c) riduzione al pianoforte di due brani tratti rispettivamente   da una partitura d'orchestra del repertorio classico romantico   e da una del repertorio moderno,  assegnati dalla commissione   tre ore prima;
  d) individuazione, esame e discussione di aspetti e problemi di   strumentazione, forma e grafia di una partitura  moderna o   contemporanea a scelta della Commissione.

  Art. 8) Il corso di storia della musica ha durata quinquennale   e si articola in un triennio e in un biennio superiore.
  Il  triennio ha inizio dal 3°anno del corso di composizione e   si conclude con la prova scritta di cui al precedente articolo   5 c).
  Il biennio ha inizio dal 1° anno del quadriennio superiore e si   conclude  con un esame svolto in conformità ai criteri indicati   nella già citata nota programmatica.

  Art. 9) Esame di diploma.

  Prove scritte:
  a) analisi di una composizione contemporanea.  Osservazioni e   rilievi di ordine esegetico dovranno riguardare le proprietà di   tecnica  compositiva anche dal punto di vista semiografico. La   prova  si  svolgerà  in aula fornita di  pianoforte  nel tempo   massimo di 12 ore.
  b) composizione di un lavoro per strumenti con o senza voci,   con  o senza solisti, su indicazione ministeriale concernente   l'organico.  Il  candidato avrà a disposizione 45 giorni per la   consegna della composizione.

  Prove orali:
  a) colloquio relativo alle tecniche compositive contemporanee,   alla strumentazione, alla didattica della composizione;
  b) presentazione di 5 composizioni realizzate dal candidato nel   corso superiore, di cui almeno una per orchestra ed  una per   orchestra e voci(coro e/o soli). Verranno pure considerate   composizioni che, oltre a un organico vocale strumentale,  impieghino apparecchiature elettroniche.

  Art. 10) Con successiv decreto saranno dettate disposizioni per   gli  esami di diploma degli altri corsi superiori di cui al   precedente art. 6.
  Art. 11) Gli allievi di composizione che seguono il piano di   studio  previsto dal presente decreto  sono  esonerati dalla   frequenza e dagli esami dei corsi obbligatori previsti dalla   tab. B) annessa al R.D. 11.12.1930, N. 1945.
  Art. 12) E' abrogato il D.M. 4.4.1979 nonché il D.M. 16.11.71   per la parte disciplinata dal presente decreto.

NOTA  PROGRAMMATICA  PER L'INSEGNAMENTO DEL CORSO DI LETTURA DELLA PARTITURA E DEL CORSO DI STORIA DELLA MUSICA

Lettura della partitura
  Il corso di lettura della partitura mira all'acquisizione della   competenza pianistica sia come possibilità di stimolazione e di   verifica del processo compositivo, sia come mezzo di conoscenza   del suo sviluppo storico.
  Pertanto  si propone come obiettivo il possesso di determinate   abilità strumentali in funzione della  riproduzione dello   specifico repertorio pianistico, nonché di capacità adattative   agli schemi  operativi  della  tastiera  in  funzione della   conoscenza diretta di un repertorio storico ad essa non   destinato.

  Indica come momento di verifica del raggiungimento degli   obiettivi proposti la lettura al pianoforte per gradi di   crescente complessità, sia sul versante più specificamente   pianistico, sia su quello della riduzione alla tastiera di   materiali musicali ad essa non specifici, sia sul versante   della rappresentatività degli stessi.

  Nella nuova progettazione globale dell'insegnamento della   composizione secondo le metodologie previste nel presente   decreto, il corso di lettura della partitura entra in rapporto   strettamente interdisciplinare non solo con lo studio della   "composizione", ma anche, nella fascia superiore, con la disciplina musicologica e quella della direzione d'orchestra.

  Storia della musica

  Per il migliore conseguimento delle finalità proprie di questa   sperimentazione, non si può  che riconfermare il  ruolo che   l'insegnamento di storia della musica deve svolgere in stretta connessione con quello di composizione, secondo quanto   stabilito dal D.M. 16.11.71. In particolare si riconferma:
  a) che il corso di storia della musica ha durata quinquennale;
  b) che la  prova scritta di storia  della  musica fa parte   integrante dell'esame conclusivo del quinquennio.

  A  parziale emendamento si stabilisce che il corso quinquennale   di  storia  della  musica  si articoli  in  un  primo triennio   corrispondente  al 3°, 4°e 5°corso di composizione e  in un   successivo  biennio corrispondente al 1°e 2°corso del livello   superiore.
  Il triennio è dedicato allo svolgimento del disegno complessivo   della storia della musica, dando adeguato spazio anche alla   musica del nostro secolo e mirando contestualmente alla   preparazione della prova scritta del quinquennio.
  La  scelta degli argomenti, o problemi, da affrontare nei singoli anni di corso dovrà corrispondere ad esigenze di organicità, nonché di stimolo ad opportune connessioni con le   esperienze di studio degli alunni. Il piano di lavoro relativo   ad ogni singolo anno dovrà essere preliminarmente formulato   dall'insegnante  e allegato, con annotazioni relative al suo   concreto svolgimento, nella  relazione  conclusiva annuale   prevista dalle norme della sperimentazione. E' qui necesssario   raccomandare che la trattazione del disegno storico avvenga in   modi e forme tali da corrispondere alle esigenze complessive   del corso: il riferimento analitico ai testi musicali dovrà   essere costante, come pure l'attenzione ai sistemi teorici e,   in genere, ai  rapporti tra i testi musicali e le strutture   della committenza, della produzione e della ricezione, da cui   la musica ha tratto in ogni secolo il proprio sostanziale significato.

  Al termine del triennio è prevista una prova d'esame di fronte   ad apposita commissione, di cui farà parte almeno un insegnante   di composizione. Con tale esame si consegue la licenza di storia della musica equipollente a tutti gli effetti alla licenza di cui al R.D. 11.12.1930, n. 1945.

  La prova di esame comprende:
  1) discussione di due argomenti, scelti dalla commissione tra   tutti quelli del programma svolto nel triennio;
  2) discussione relativa ad un testo  musicale scelto dalla commissione appartenente ad una rosa di argomenti preliminarmente indicati dal candidato come maggiormente approfonditi;
  3) discussione relativa alla bibliografia essenziale degli   argomenti di cui al punto 2).

  La prova scritta di storia della musica facente parte integrante dell'esame conclusivo del quinquennio di composizione viene svolta su uno fra tre argomenti proposti dalla relativa commissione esaminatrice di cui fa parte almeno un professore di storia della musica,  Tali argomenti saranno   tali da stimolare nel candidato un discorso di ampio respiro   storiografico con precisi riferimenti ad uno o più testi   musicali, contestualmente forniti dalla commissione. La prova, della durata massima di 12 ore, si svolgerà in stanza chiusa   fornita di pianoforte.

  Il biennio superiore potrà svolgersi sotto forma di duplice   corso  monografico, fatte salve diverse impostazioni che possano     essere proposte all'approvazione degli organi competenti per la     sperimentazione. Come "corso monografico" s'intende un corso in     cui venga approfondito un argomento particolare  della storia     della musica (periodo, autore, genere, momenti di storia della     didattica della  composizione, ecc.) nonché gli strumenti di     ricerca, di analisi, con la possibilità di tener conto     dell'accessibilità a fondi musicali di rilevanza storica. Sulla     base, cioè, di una bibliografia articolata e aggiornata, si     avrà cura di fornire le coordinate di giudizio per la determinazione di un particolare momento delle scelte compositive.

  Al termine del biennio superiore si svolgerà un esame di fronte   ad apposita commissione di cui farà parte almeno un insegnante   di composizione per appurare il grado di approfondimento   personale degli argomenti trattati nei corsi anche attraverso   l'esame  di esercitazioni scritte svolte nel biennio con   particolare riferimento all'assimilazione di una concreta   capacità di organizzare il discorso analitico e la ricerca   storiografica.