Fin da quando sono nati i supporti ottici, cd in particolare, sono stati realizzati in plastica. Le caratteristiche del materiale sono state migliorate a più riprese ma le tecnologie di fondo sono rimaste invariate. Del resto praticità e costi contenuti che ne derivavano erano motivi più che validi per non cambiare strada.
A guardar bene, però, questa soluzione qualche inconveniente lo porta con se. Anzitutto la plastica ha caratteristiche di rifrazione disomogenee e tende a diventare progressivamente opaca. Inoltre si graffia con facilità ed è piuttosto deformabile soprattutto se esposta a temperature elevate.
Seguendo questo ragionamento un inventore giapponese, Suenori Fukui, appassionato di musica e suono digitale ha creato il prototipo del cd in vetro. Questa soluzione prevede processi produttivi completamente diversi da quelli utilizzati per i cd di plastica ma offre il vantaggio di una qualità del suono superiore e di una durabilità nel tempo di gran lunga maggiore.
Il primo cd di questo genere sarà in commercio a breve e conterrà il brano di musica classica "Aria sulla quarta corda" di Johann Sebastian Bach. Come è facile intuire si tratterà di un prodotto riservato a veri patiti della qualità del suono.
Fonte: it.theinquirer.net |