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News inserita il 14/02/2006 10:00:30
 
ROMANO MUSSOLINI CI HA LASCIATI
 
Vorremmo mantenere questo spazio per ricordare Romano, la sua musica, la sua grande umanità.
Gli amici, i suoi ammiratori, le persone che lo hanno conosciuto ed ascoltato possono comunicarci i loro ricordi e le loro impressioni. Se vogliono e ce lo autorizzano espressamente li pubblicheremo in queste pagine: la mail è: romanomussolini@artistiassociati.it

Sabato 4 febbraio, nella chiesa stracolma dei Santi Angeli Custodi a Roma, accompagnato dalle note di "When the Saints go marching in", suonate dai suoi amici Cicci Santucci, Guido Pistocchi, Massimo D'Avola, Giorgio e Dario Rosciglione, Carlo Loffredo, Gegè Munari, Romano è stato salutato da una folla numerosa di parenti, musicisti, amici, che gli hanno tributato l'ultimo, appassionato, commosso saluto con un lungo applauso.

Artista di fama e valore di sicuro rilievo, conosciuto anche come pittore, iniziò ad ascoltare questa musica proveniente da oltreoceano grazie ai dischi che giravano sul grammofono a manovella di suo fratello Vittorio (recensiti personalmente nelle riviste studentesche e nella pubblicazione "Il Disco" di Milano), uno dei primi critici di questa nuova (per i primi anni trenta) musica a cui è dedicato il primo libro sul jazz. Romano Mussolini nato a Forlì nel 1927, inizia a suonare il pianoforte nel 1943 e diventa uno dei più grandi musicisti nazionali, pur non seguendo dei veri e propri studi musicali ma costruendo il suo stile personalissimo da autodidatta.
La sua attività di pianista lo vede protagonista già nel 1948 ad Ischia in quintetto diretto da Ugo Calise; poi trasferitosi a Roma, è fisso con Carlo Loffredo e Nunzio Rotondo e da allora con vari complessi moderni (Basso, Masetti, Valdambrini, Cuppidi) e tradizionali (Patruno, Loffredo). Negli anni '59, '60 e '61 è insieme alla sua band "Romano Mussolini All Stars".
La sua carriera concertistica in giro per il mondo (U. S. A., Canada, Messico, Venezuela, Australia, Kenia, e Corea) lo rende famoso al punto di collaborare con artisti del calibro di Chet Baker, Helen Merril, Lars Gullin, Caterina Valente, Lionel Hampton, Dizzy Gillespie, Tony Scott e nel 1963 vince il Prix della critica italiana con il disco "Jazz Allo Studio 7". Il suo ultimo lavoro si intitola "Last Lost Love".

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