VERSIONE PER LA STAMPA SU CONCERTOGGI.IT
www.concertoggi.it, il sito di musica classica
News inserita il 08/04/2006 20:07:13
 
Il nuovo decreto sulla lirica
 
Tra i 25 e i 6 mila euro per un direttore d’orchestra di indiscussa eccellenza artistica, ma non più di 3 mila euro per un debuttante; tra i 17 e i 4 mila euro per il protagonista di un’opera lirica, discretamente famoso, ma non più di 3 mila euro per uno agli inizi della carriera; tra i 9 e i 2 mila per un etoile della danza.
I compensi si distinguono non solo in base alle diverse categorie professionali del mondo della lirica, ma anche a fronte della notorieta' ed esperienza maturata.

Questi sono solo alcuni numeri del "cachettario" nel decreto sulla lirica, firmato dal ministro Buttiglione. Ad osservare l’imminente cachettario dovranno essere, dal 1° luglio 2006, le fondazioni liriche e tutti gli altri enti musicali finanziati dallo Stato.
Il decreto stabilisce anche altri provvedimenti, come l’istituzione di una "Conferenza permanente dei sovrintendenti" con compiti d’organizzazione delle attività; la nascita della "Banca dati informatica della musica lirica"; una riduzione dei costi totali della produzione delle fondazioni del 20%; interventi sugli scambi tra i teatri e per la promozione al pubblico.

Sulla presentazione del nuovo cachettario, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova, Gennaro Di Benedetto, èfavorevole, "ma devono essere le fondazioni a determinare una sorta di anagrafe retributiva e a sottoporla, per l’approvazione al comitato ad hoc che verrà istituito".

Per Stefano Mazzonis, sovrintendente del Comunale di Bologna, bisognerà stare attenti che certi cachet non aumentino: precisamente, la forbice dei compensi per una stessa categoria è molto ampia e istintivamente tutti gli artisti cercheranno di arrotondare alla cifra più alta.

Secondo Aldo Sisillo, direttore del Teatro Comunale di Modena sarebbe stato più conveniente diminuire le spese per la manutenzione e la sicurezza.

Sui diversi provvedimenti introdotti nel decreto, Mario Salvagiani, vicepresidente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, che coordina la stagione lirica di tradizione del Teatro Dante Alighieri, valuta "positivamente che ci sia un lungo articolo sulla promozione del pubblico, ma in realtà si parla solo di riduzioni sui biglietti, che sono già praticate da tutti i teatri".