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News inserita il 13/04/2006 10:30:54
 
PRESENTATO UFFICIALMENTE IL 43° FESTIVAL MICHELANGELI
 
ALLA SCALA, IN COLLABORAZIONE CON IL TEATRO MILANESE, PRESENTATA LA 43ª EDIZIONE CHE RICORDERÀ IL DECENNALE DELLA SCOMPARSA DI GIANANDREA GAVAZZENI

IL TEMA DELL’EDIZIONE 2006:
“Mozart, Schumann, Šostakovič“
Annunciato il conferimento del PREMIO MICHELANGELI A RADU LUPU

E' stata presentata a MILANO con la collaborazione del Teatro alla Scala, la 43ª edizione del Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo.
La collaborazione tra le due Istituzioni è motivata dalla comune volontà di ricordare, nel decennale della scomparsa, l’illustre figura del direttore d’Orchestra, compositore e saggista di vasta cultura Gianandrea Gavazzeni(27/7/1909 – 5/2/1996) bergamasco di nascita, amico del Festival e di Benedetti Michelangeli, e per diversi anni (fino al 1968) direttore artistico e direttore di numerose memorabili esecuzioni teatrali e sinfoniche alla Scala.
A Gavazzeni verrà in particolare dedicata la grande serata commemorativa in programma il 12 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo, protagonista la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, con la partecipazione di Chiara Taigi.
Il 4 giugno al Grande di Brescia, la Filarmonica della Scala si presenterà invece sotto la guida di un giovane talento della bacchetta come Robin Ticciati, con pregevoli voci già felicemente sperimentate in sede scaligera. Con questi concerti riprende la lunga e felice serie di collaborazioni tra il Festival e la Filarmonica, che dura da circa vent’anni.

Insieme al bresciano Benedetti Michelangeli, Gavazzeni rappresenta un significativo punto di riferimento per il Festival, che gli aveva anche già dedicato nel 1997, (1°anniversario della morte) la 34ª edizione.
Tra le numerose personalità presenti alla Conferenza Stampa milanese, anche la Signora Giuliana Benedetti Michelangeli, vedova del grande pianista.
Dopo il saluto del Presidente del Festival Gibellini, è intervenuto il Sovrintendente della Scala Stéphane Lissner, che ha ricordato la figura di Gavazzeni e il suo contributo artistico nella storia del Teatro milanese. Un breve ricordo del celebre nonno è stato tracciato dal nipote Giovanni, della Sovrintendenza del Comunale di Bologna.

Il programma della 43ª edizione, dedicata al tema “Mozart, Schumann, Šostakovič”, che prende spunto dalle tre maggiori ricorrenze centenarie del 2006: 250 anni dalla nascita di Mozart, 150 dalla morte di Schumann e 100 anni dalla nascita di Šostakovič - è stato quindi illustrato dal M° Agostino Orizio, fondatore e direttore artistico del Festival che, come è stato ricordato, dal 1964 unisce in un validissimo sodalizio artistico le città di Brescia e di Bergamo. Ha quindi preso la parola il Presidente della Fondazione CAB Alberto Folonari, che ha confermato la volontà di sostenere il Festival e il Premio Michelangeli, che quest’anno verrà conferito (il 30 aprile al Teatro Grande di Brescia) al grande pianista rumeno Radu Lupu. Premiati in precedenza Pollini, Martha Argerich, Ashkenazy, Rostropovich, Maazel, Muti. E ora, con Lupu il Premio torna a coronare l'arte di un grande del pianoforte.

Apprezzati interventi hanno poi tenuto i Consulenti artistici del Festival, Piero Rattalino ed Enzo Restagno. Il primo ha tratteggiato la vicenda biografica dei tre compositori ai quali il Festival 2006 è dedicato, mettendo l’accento sulla comune sorte segnata da una giovinezza felicemente creativa e poi da una maturità rattristata da disillusioni e sofferenze. In particolare si è poi soffermato su Šostakovič Enzo Restagno, sostenendo la necessità di ripensare questo importante e non ancora del tutto compreso autore, rivedendo la storia del periodo sovietico nel quale ha vissuto la sua angosciosa e drammatica esperienza di artista pesantemente condizionato dal regime.

Il Festival, si articolerà in 29 serate, dal 27 aprile al 12 giugno (giorno anniversario della morte di Michelangeli, 11 anni or sono).

Le serate inaugurali del 27 e 28 aprile vedranno protagonista la Filarmonica di San Pietroburgo con Temirkanov e saranno dedicate a Šostakovič, pietroburghese di nascita, con la Sinfonia n.5 e il notissimo Concerto per pianoforte, tromba e orchestra. A seguire la Filarmonica Arturo Toscanini con Maazel (29 aprile a Bergamo); l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia diretta da sir Andrew Davis (Brescia, 5 maggio)che si presenterà sotto gli auspici della Fondazione Cini e del suo Presidente Giovanni Bazoli; l’Orchestra da camera di Mantova diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, solista Gerhard Oppitz in programma Schumann op.92 e op.134, e inoltre il Carnaval nell’orchestrazione di Ravel (Brescia 6 maggio); l’Orchestra Sinfonica Nazionale Lituana diretta da Pier Carlo Orizio, solista Enrico Bronzi (ancora Schumann, Concerto per violoncello), e infine 4 serate con l’Orchestra del XVIII secolo diretta da Frans Brüggen, in cui - a parte i fiati che si esibiranno nel Concerto per corno KV 447 e nel Concerto KV 622 per clarinetto - regnerà da protagonista il fortepiano proponendo gli ultimi 7 concerti mozartiani per questo strumento. Sempre nutrita la schiera dei solisti: dagli “storici” amici del Festival come Sokolov, ai giovani Cascioli, Romanovsky e Mariangela Vacatello (premiati entrambi in recenti edizioni del Concorso Busoni...) a Angela Hewitt, Fazil Say e Piotr Anderszewski (per la prima volta ospiti della manifestazione), alla schiera dei cameristi tra i quali spiccano i nomi di eccellenti archi come Sergej Krylov, Domenico Nordio, Roberto Noferini, Luca Ranieri, Wen-Sinn Yang e Silvia Chiesa, nonché del clarinettista Vincenzo Mariozzi. Con loro collaboreranno i pianisti Edoardo Strabbioli e Giorgia Tomassi. Delle 29 serate in calendario, 14 si terranno al Donizetti di Bergamo e 13 al Grande di Brescia, città che prevede anche due manifestazioni fuori tema, legate al ricordo delle Vittime di Piazza della Loggia: evento tradizionalmente commemorato anche con la musica. Si tratta del concerto promosso dal Comune che l’Orchestra del Festival diretta da Agostino Orizio terrà il 27 maggio in San Francesco con il violinista Marco Rizzi e il tenore Stefano Ferrari, e del concerto del dèdalo ensemble diretto da Vittorio Parisi (28 maggio) - con musiche dei compositori bresciani Donini, Mandonico, Nodari, Tessadrelli e Troncatti promosso dalla “Casa della Memoria” e accolto dal Festival nel proprio calendario.