Sabato 8 maggio inizia la decima edizione del Festival Internazionale di
Musica da Camera. La manifestazione, organizzata dal Comune di Sori, festeggia
due ricorrenze importanti: la prima è il decimo anno di età e la seconda è la
partecipazione al programma di Genova 2004. Dopo un inizio piuttosto difficile
le cose hanno iniziato ad andare per il verso giusto: «Non nascondo che i primi
anni eravamo sempre in ansia che non arrivasse gente - dice Aldo Pezzana,
assessore di Sori - ora va tutto a gonfie vele».
Il piccolo Oratorio di Sant'Erasmo - la camera dell'occasione – è pronto ad
ospitare una serie di concerti di alto livello. Nel programma si trovano alcuni
nomi noti, come Dado Moroni, e tanti giovani di belle speranze. Come dice Luca
Gualco, da anni direttore artistico del Festival e pianista del complesso dei
Madrigalisti di Praga «si può benissimo fare buona musica, anzi eccellente,
senza fare scalpore con i nomi». Come dire che il nome fa tanto ma non tutto, e
che se uno è bravo a suonare, anche se non si chiama Accardo, sarà un piacere
ascoltarlo. Per due mesi i sabati Soresi saranno dedicati alla musica classica.
Nel programma si trovano formazioni di tutti i generi: duo, ensemble, solisti,
orchestre. Domina, ovviamente, la musica classica. Ma ci sarà anche un confronto
con il jazz, in occasione del Duo Moroni-Gualdo. «Sarà interessante - dice Luca
Gualco - vedere come e se riusciremo a passare dalla classica al jazz e
viceversa, come in una specie di incontro».
Sabato 8 il Festival si apre con
il Trio Appassionato, di Zurigo. La settimana successiva sarà il turno di
Françoise Choveaux, una delle migliori suonatrici di pianoforte francesi.
Suonerà pezzi del proprio repertorio e alcuni brani celebri di quello
francese.
Il 22 maggio è il giorno dell'incontro/scontro tra classica e jazz,
con Gualco e Moroni. Per il primo non c'è bisogno di presentazioni, per il
secondo neanche. Due pianoforti, due generi, due grandi pianisti.
Il 29
maggio in realtà ci sarebbe stata una pausa nel programma del Festival, ma gli
amministratori di Sori non se la sentivano di lasciare la propria gente senza
musica, e così ospiteranno i Cori La Fontana e Coro ‘n Aria, questa volta nella
Chiesa e non nell'Oratorio «perché nell'Oratorio ci stava solo il Coro - ride
Pezzana».
Il 4 giugno è tempo di Quartetto. Il Serenade Ensemble suona le
musiche di Haydn, Rossigni e Mayr.
La musica spagnola occuperà la serata del
12 giugno. Javier Garcia Moreno è uno dei chitarristi più richiesti e quotati in
terra di Spagna.
Il 19 giugno c'è il Duo Prevert, composto da Luca Torrigiani
e Davide Bandieri, con la partecipazione del flautista Rieko Okuma.
Serata
finale - il 26 giugno - con il recital chitarristico di Luigi Puddu, musicista
sardo dal talento assicurato. Dicono che tra una sonata e l'altra si sente il
brusio del mare nell'Oratorio di Sant'Erasmo. Dicono che l'acustica naturale è
perfetta, e che più si è meglio è. Dicono che l'ingresso è gratuito, grazie a un
articolo dello statuto della confraternita che lo impone. C'è posto per un
centinaio di persone, poco più. Se si sparge la voce siamo rovinati. Tant'è che
l'assessore Casaleggio vuole organizzare uno spettacolo sulle alture di Sori, in
un anfiteatro naturale: «Lì si che potremo portare le masse!».
Un consiglio.
Il casino a Sori, lo sanno tutti, è il parcheggio. L'assessore si raccomanda di
andare a metter la macchina nel silos, che l'ha fatto costruire apposta.