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News inserita il 03/10/2006 11:47:18
 
Il Grande Boom di Giovanni Allevi
 
Tutti ne parlano, tutti lo vogliono: “Joy” il nuovo l’album di pianoforte solo del compositore e pianista marchigiano presentato il 29 settembre. Il nuovo album esce dopo l’enorme successo di “No Concept”, uscito nel maggio 2005, che ebbe grandi consensi di critica e di pubblico: 30.000 copie vendute! Giovanni Allevi, ha ricevuto da poco il riconoscimento come miglior pianista dell’anno con il “Premio Carosone 2006” e in autunno terrà tre anteprime con il “Joy Tour 2007”.

Allevi è diplomato in Pianoforte, con il massimo dei voti, al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e in Composizione, sempre con il massimo dei voti, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, inoltre, si è laureato con lode in Filosofia con la tesi “Il vuoto nella Fisica Contemporanea”; il pianista rivede e rivoluziona la tradizione classica europea allargandola alle nuove tendenze pop e contemporanee.

Il nuovo album JOY nasce dalle dita e dalla mente del “filosofo del pianoforte in soli cinque giorni (dieci ore di lavoro al giorno), ogni brano è differente dall’altro e descrive una storia.
Allevi dichiara “…Così ho registrato “JOY” senza averlo mai suonato prima, se non nella mia mente: il pianoforte deve restare per me un’isola incontaminata da esplorare, dove l’emozione ha il sopravvento sulla tecnica, l’intensità dell’attimo supera l’esperienza.”
Il nuovo album nasce dopo un esperienza difficile: “Appena tornato da una tournée in Cina, sono andato in tilt sotto il marciapiede di casa: attacco di panico. Ho pensato che, se mi fossi salvato, avrei cantato con la mia musica la gioia di vivere”.

Occupato in una misteriosa colonna sonora che uscirà verso la metà del 2007, Allevi offre la sua spiegazione sul successo della musica strumentale: “Per un secolo la musica colta si è arroccata in una torre d'avorio: ha così creato un vuoto che l'ha portata allo stallo. Adesso si riavverte l'esigenza di ritrovare un contatto con il sentire comune: “lo spirito del tempo”, diceva Hegel. E la conseguenza è che si crea il successo”.