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News inserita il 06/09/2007 14:36:46
 
E' morto Luciano Pavarotti
 
«Una vita per la musica è spesa meravigliosamente»

MODENA (6 settembre) - Luciano Pavarotti è morto. Il tenore, 71 anni, malato di tumore al pancreas, da molti considerato il più grande della sua generazione, si è spento stamani intorno alle 5 nella villa di Modena, dopo che nella notte le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate. La morte di Big Luciano è stata confermata dal manager Terri Robson all'agenzia britannica Reuters e ha fatto subito il giro del mondo. Secondo le voci che si erano diffuse a Modena, Pavarotti aveva perso conoscenza già ieri sera.

Sabato i funerali. La camera ardente verrà allestita oggi alle 19 nel duomo di Modena. I funerali si terranno sabato, sempre nella cattedrale. Lo ha annunciato il sindaco di Modena, Giorgio Pighi. Il comune ha messo a disposizione dei cittadini un numero telefonico per avere informazioni sui funerali: il numero è: 059-20312.

Ottimista fino all'ultimo. «Penso che una vita per la musica sia un'esistenza spesa meravigliosamente ed è questo a cui ho dedicato la mia vita». Queste le parole di Pavarotti che il manager del tenore Terri Robson riporta nel comunicato ufficiale che ne rende nota la morte. Pavarotti aveva al suo fianco la moglie Nicoletta e i figli Lorenza, Cristina, Giuliana e Alice. Il Maestro ha combattuto «una lunga, dura battaglia contro il tumore al pancreas» che infine ha prevalso. Fino all'ultimo, così come aveva vissuto e lavorato, è rimasto ottimista.

Il medico: cosciente e sereno - «Luciano Pavarotti è sempre stato molto cosciente della situazione, ha sempre cercato di combattere questa malattia ed è stato molto, molto presente e cosciente di quello che succedeva, ma molto sereno». Il dottor Antonio Frassoldati, componente dell'equipe del dipartimento di oncologia del Policlinico modenese che ha assistito il tenore descrive così a SkyTg24 le ultime ore di vita del cantante. «Abbiamo seguito Pavarotti con l'assistenza domiciliare anche negli ultimi giorni, poi le condizioni si sono progressivamente aggravate, fino a questa mattina», ha aggiunto il medico, confermando che l'artista era attorniato nella sua villa modenese dai familiari, «che lo hanno seguito con estrema attenzione fino alla fine. Sia Nicoletta che le figlie gli sono sempre state vicine». «Di Pavarotti - ha detto ancora Frassoldati - mi ha colpito il suo carattere, la sua voglia di vivere e di essere sempre presente in tutte le decisioni».

Commozione in tutto il mondo. Domingo: aveva una voce divina. Placido Domingo, che con Josè Carreras ha accompagnato Pavarotti nei concerti dei "Tre tenori" in tutto il mondo, pinge Big Luciano: «Ho sempre ammirato la sua voce divina, dal timbro inconfondibile, dalla completa estensione vocale». «Amavo il suo meraviglioso sense of humor e in diverse occasioni nei nostri concerti con Josè Carreras - ha aggiunto - dimenticavamo che stavamo esibendoci davanti a un pubblico pagante, perché ci divertivamo troppo tra di noi».

Il teatro di Modena avrà il suo nome. Il sindaco di Modena ha espresso alla famiglia di Luciano Pavarotti il cordoglio e la partecipazione sua e dell'intera città, e ha anticipato che proporrà che il teatro Comunale della città emiliana venga intitolato all'artista. «È un grande dolore per tutti noi, noi modenesi, noi cittadini di un mondo - ha commentato Pighi - che è anche un po' nostro proprio grazie all'arte grandissima e alla straordinaria generosità del Maestro Pavarotti. Questo è, in primo luogo, il momento del lutto e della commozione, ma anche della consapevolezza di aver conosciuto e ammirato uno dei grandi personaggi della nostra epoca. Una fortuna ed un privilegio che i modenesi, sono sicuro, ricambieranno con gratitudine e partecipazione».

Due giorni fa il saluto in dialetto. «Anca me», ovvero «anch'io» in dialetto modenese. Due giorni fa Pavarotti ha risposto così al sindaco Pighi che è andato a trovarlo e lo ha salutato dicendogli di essere contento di vederlo a casa dopo la degenza di agosto in ospedale. «Questo suo grande spirito, il suo vocione, la sua tempra facevano pensare a tempi più lunghi - ha detto il sindaco, arrivato alla villa di Santa Maria del Mugnano verso le 10 - Nicoletta mi ha raccontato che il giorno prima si era anche voluto alzare da letto per il pranzo. Ho visto anche la bimba, che Nicoletta ha chiamato a salutare l'ospite: "vieni Alice, c'è il sindaco". Le ho portato anche un piccolo regalo e la bambina l'ha scartato davanti a me. Mi sembra che sia stata coinvolta in modo intelligente. E Nicoletta è forte».

L'ultima apparizione di Big Luciano. L'ultima volta con il pubblico era stato il "Nessun dorma", cantato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali a Torino nel febbraio dello scorso anno, mentre il suo ultimo concerto si è svolto a Taipei nel dicembre 2005. Due anni fa il Maestro aveva avviato un'Accademia per giovani talenti a Modena, seguendo personalmente un piccolo gruppo di studenti. E fino a poche settimane prima della sua morte, ha passato molte ore ogni giorno insegnando ai suo allievi nella villa estiva di Pesaro. Aveva anche programmato - ha detto ancora Robson - di registrare una raccolta completa di canzoni sacre e di rivelare gli sviluppi finali del Pavarotti International Voice Competition. Lungo tutta la sua malattia, è stato sostenuto, riferisce ancora il manager, dalla «devozione e dall'amore» della moglie Nicoletta e dalla figlia Alice, così come dai altri tre figli avuti dal primo matrimonio, Lorenza, Cristina e Giuliana. «È rimasto ottimista e fiducioso sul fatto di sconfiggere la malattia e determinato a ritornare sul palcoscenico per completare il suo Worldwide Farewell che aveva dovuto lasciare a metà a New York nel luglio del 2006 a causa della sua malattia», ha detto ancora Robson.

Il ricovero l'8 agosto scorso. Le condizioni di Big Luciano, che il 12 ottobre avrebbe compiuto 72 anni, erano peggiorate il mese scorso e l'8 agosto, mentre si trovava nella sua casa sulle colline di Pesaro, era stato ricoverato nel reparto di oncologia del policlinico di Modena con difficoltà respiratorie e febbre alta. Il tenore era rimasto in ospedale per oltre due settimane e poi era tornato a casa a Modena. Poi ieri le sue condizioni di salute si sono di nuovo aggravate. Il tenore era stato operato per tumore al pancreas l'anno scorso a New York.

Proprio due giorni fa il ministro della Cultura, Francesco Rutelli, aveva annunciato l'assegnazione a Pavarotti del Premio per l'eccellenza nella cultura e aveva ricordato la grande battaglia che Big Luciano stava combattendo contro la malattia «con la stessa determinazione con cui si è affermato nel mondo in una carriera formidabile».