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SEZIONE OPERA - Autore: Müller Wenzel su libretto di Ferdinand Raimund
 
Alpenkönig und Menschenfeind
 
Personaggi

Rappelkopf (Tenore)
Astragalus (recitante)

Con questo soggetto, sospeso fra influssi molièriani e sapore fiabesco, la collaborazione di Raimund e Müller raggiunge il suo esito più felice, coniugando il gusto spettacolare e un po’ esteriore della Zauberoper (opera magica) con l’umanità vibrante che promana invece dal teatro raimundiano.
Il protagonista, Rappelkopf, è un intrattabile misantropo, che giunge ad abbandonare la famiglia per rifugiarsi nella solitudine selvatica di un eremo.
Solo l’intervento di Astragalus, il re delle Alpi, lo indurrà a mutare atteggiamento: assumendo le fattezze di Rappelkopf, lo spirito delle montagne obbligherà il misantropo ad assistere alle intemperanze del suo sosia, in modo che la vergogna lo faccia rinsavire dai suoi eccessi ipocondriaci. Müller cerca di innestare il suo prediletto Singspiel fantastico-allegorico sulla vena ironica e commossa di Raimund, che in questo caso interpretava la parte di Rappelkopf (nei teatri popolari viennesi i commediografi erano quasi sempre anche attori, cantanti e persino strumentisti).
A movimentare l’intero lavoro, a renderlo scorrevole e vivace pur nella sua semplicità, interviene soprattutto il contrasto fra le scene di genere e la crudezza realistica di passi come quello in cui Rappelkopf si distacca dal consorzio civile; congedandosi dal teatro, Raimund dipinge una bizzosa e argutissima figura di Doppelgänger , i cui sottintesi letterari vengono ammorbiditi da una scrittura musicale che, pur sapendosi giovare di alcune asprezze, conserva le amabili trasparenze della Zauberoper .