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SEZIONE OPERA - Autore: Mascagni Pietro su libretto di Paul Bérel, da Paul Collin
 
Amica
 
Personaggi padron Camoine (Baritono)
Amica, sua nipote (Soprano)
Rinaldo, pastore (Tenore)
Giorgio, suo fratello (Baritono)
Maddalena, serva della fattoria (Mezzosoprano)

Alla ricerca ininterrotta di un dopo Cavalleria rusticana , Mascagni trova con Amica un soggetto pastoral-drammatico col quale vorrebbe stemperare i propri colori, ma senza rifare L’amico Fritz ; invece il risultato costituito da Amica è cangiante, di grande foga e turbolenza.

Ai nostri giorni, in Piemonte. Padron Camoine, nella fattoria di sua proprietà dove vive con Amica, si innamora di Maddalena. Ritenendo Amica di impedimento al matrimonio, Camoine decide di sposarla a Giorgio. Con ciò Camoine pensa di potersi contemporaneamente liberare di Amica e di poter consolare Giorgio. Ma Amica è innamorata non di Giorgio, bensì di suo fratello Rinaldo, cacciato di casa da piccolo e ora tornato.
Ella, dunque, fugge con lui, ma lo zio, rintracciata la coppia, persuade Rinaldo ad abbandonare Amica, così che è Rinaldo stesso a invitarla verso Giorgio. Mentre Amica insegue disperata Rinaldo, cade in un orrido.

Oltre al soggetto alla lontana ‘tassesco’ (oltre il nome di Rinaldo, si badi all’assonanza Amica-Aminta, che qui cambia di sesso, e al burrone per poco fatale al pastore innamorato di Silvia), è da rilevare in Amica l’impianto sinfonico di strumentazione febbrile: tessitura nella quale le parti vocali si inseriscono come in un continuum drammatico che le raccoglie e addipana, le lacera e le ricompone.
Le armonie sono fluttuanti, rese instabili da brusche giustapposizioni tonali; il dramma è innervato dall’intrecciarsi di melodie ricorrenti (che rispondono allo schema della ‘calettatura’, qui rilevato da Renato Mariani), fino al notevole Intermezzo, quintessenza di ‘mascagnismo’; il tutti dell’orchestra prorompe con forza nel Largo maestoso che chiude l’opera.