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SEZIONE OPERA - Autore: Rossini Gioachino su libretto di Giovanni Schmidt
 
Adelaide di Borgogna
 
Personaggi

Ottone, imperatore d’Alemagna (A)
Adelaide, vedova di Lotario (S)
Adelberto (T)
Berengario, suo padre (B)
Eurice, moglie di Berengario (S)
Iroldo, già governatore di Canossa (T)
Ernesto, ufficiale di Ottone (T)
soldati di Berengario, guerrieri di Ottone, damigelle, popolo

Rossini compose quest’opera al termine di un anno che aveva visto nascere Cenerentola , La gazza ladra e Armida , allettato dal compenso di trecento scudi romani previsto nel contratto con Piero Cartoni, impresario dell’Argentina.
Intorno al 10 dicembre il musicista giunse a Roma da Napoli, dove probabilmente aveva composto la maggior parte della musica, per occuparsi della concertazione e delle prove. Consapevole del poco tempo concessogli, nell’occasione tornò al recitativo semplice (in luogo di quello accompagnato, che aveva impiegato a partire dal 1815) e si servì della sinfonia introduttiva della Cambiale di matrimonio .
Inoltre si fece aiutare dall’amico Michele Carafa de Colobrano nella composizione di alcune pagine secondarie.

Il soggetto è tratto da una pagina della storia d’Italia del periodo altomedioevale. Anno 947: Berengario ha avvelenato Lotario e intende sposare la vedova Adelaide al proprio figlio Adelberto.
Adelaide si rifugia allora nella fortezza di Canossa presso Iroldo e, quando questa viene cinta d’assedio, invoca la discesa dell’imperatore Ottone, che, giunto in Italia, sbaraglia le truppe di Berengario e sposa Adelaide, conducendola con sé in Germania.

Alla prima rappresentazione l’opera fu accolta con delusione dal pubblico e dalla critica, che la giudicarono debole e poco ispirata. Oggi invece la critica non si interroga tanto sul suo valore intrinseco, quanto sulla sua effettiva inattualità nel contesto dell’evoluzione del teatro serio di Rossini. In tale prospettiva Adelaide appare un lavoro non trascurabile, ma frutto di una concezione drammatica che altre opere quali Otello , e ancor più Armida , avevano già largamente superato.