Personaggi

IL MAGGIORDOMO: parla
UN MAESTRO DI MUSICA: baritono
IL COMPOSITORE: soprano
IL TENORE (BACCO): tenore
UN UFFICIALE: tenore
UN MAESTRO DI BALLO: tenore
UN PARRUCCHIERE: basso cantante
UN LACCHE': basso
ZERBINETTA: soprano leggero
PRIMADONNA (ARIANNA): soprano
ARLECCHINO: baritono
SCARAMUCCIA: tenore
TRUFFALDINO: basso
BRIGHELLA: tenore di grazia
NAJADE: soprano acuto
DRIADE: contralto
ECO: soprano

Prologo - Un vasto salone nella casa del più ricco signore di Vienna. Fervono i preparativi per la recita che dovrà aver luogo dopo un fastoso banchetto: il giovane Compositore, che ha scritto per l'occasione un'opera seria dal titolo " Arianna a Nasso ", ed il Maestro di musica sono sconvolti dalla notizia - recata dal sussiegoso Maggiordomo del gran signore - che l'opera sarà seguita da una buffa composizione di stile italiano.
La situazione è complicata dalle furie del Tenore, che maltratta il Parrucchiere e quanti altri gli capitano a tiro, e dalle ridicole arie della Primadonna, che si dichiara offesa di dover calcare le scene insieme con una compagna di guitti quale è quella che reciterà la farsa.
Frattanto Zerbinetta, che sarà la protagonista dell'opera buffa, si aggira per il salone noncurante dello sdegno e delle proteste dei cantanti e del Compositore, corteggiata da un baldo Ufficiale e dal Maestro di ballo e seguita dalla piccola corte delle quattro maschere - Arlecchino, Scaramuccia, Truffaldino e Brighella - che le saranno compagne nella farsa. Ma l'atmosfera si riscalda ancor più quando il Maggiordomo viene candidamente ad annunciare che il padrone di casa, nell'intento di non perdere tempo, dato che alle nove in punto sono fissati i giuochi di artificio in giardino, ha deciso di far rappresentare le due opere contemporaneamente. Costernazione del Compositore, che vorrebbe abbandonare l'impresa: ma il Maestro di musica lo convince ad accettare il compromesso.
Con l'aiuto del Maestro di ballo, si provvede a tagliare qua e là l'opera seria, mentre Zerbinetta - con spirito e prontezza - istruisce i quattro compagni sul modo migliore d'inserire lazzi e comiche battute nell'" Arianna a Nasso ". La scaltra ragazza vince poi le ultime resistenze dello sbigottito Compositore, conquistandolo con moine e sorrisi, finchè - bene o male - il sipario può alzarsi sul laborioso spettacolo.

Uno scoglio su un'isola deserta.
Dinanzi ad una grotta è distesa Arianna, vegliata da una Najade, da una Driade e da Eco. L'infelice principessa piange per l'abbandono di Teseo, l'uomo al quale ella aveva salvato la vita e che, dopo averla rapita, l'ha abbandonata sull'isola.
Non valgono a consolare Arianna ne la serenata che Arlecchino intona dietro le quinte ne i consigli della scaltra Zerbinetta, che la invita a comportarsi con gli uomini come si comporta lei: e ne dà dimostrazione civettando con le quattro maschere, finchè Arlecchino ha la meglio e si allontana con la ragazza, lasciando i compagni delusi e indispettiti.
Il giovane Bacco, preceduto dal canto della Najade, della Driade e di Eco, che narrano come egli sfuggì alle magiche arti di Circe che voleva trasformarlo in bestia, giunge su un vascello e sbarca nell'isola. Arianna dapprima crede si tratti di una divinità infernale venuta per condurla nel regno della Morte: ma le dolci parole del giovane la risvegliano alla vita e all'amore; ed ella si allontana con lui, seguita dal canto delle Ninfe e dal saluto malizioso ed ironico di Zerbinetta.