Personaggi

IL SIGNOR GIAMPAOLO, possidente napoletano: basso comico
BELLINA: soprano
DOTTOR ROMUALDO, tutore di Bellina: baritono
FILANDRO: tenore
ERSILIA, confidente di Bellina: soprano
LEONORA, governante: mezzosoprano.

LA SCENA E' IN ROMA.

Parte prima - Stanza in casa di Bellina.
Il tutore di Bellina, Romualdo, legge il testamento del padre: Bellina sarà erede di tutte le sue sostanze se sposerà Giampaolo, uno sconosciuto napoletano.
Bellina, però, è innamorata di Filandro, suo cugino, e, insieme alla sua amica Ersilia ed alla sua governante Leonora, cerca di impedire questo matrimonio. Giampaolo arriva; viene accolto con indifferenza e ironia; ma, conosciuta la promessa sposa, ne rimane ammaliato. Leonora avverte Giampaolo che Romualdo e Filandro aspirano alla mano di Bellina.
Per mettere discordia fra i due, Giampaolo dice a Filandro che Bellina è promessa sposa di Romualdo ed a quest'ultimo che ella è innamorata di Filandro.
I due ardono di gelosia, vorrebbero duellare ma non hanno il coraggio di colpirsi; l'arrivo di Bellina fa cessare la lite. Filandro e Romualdo escono, rivolgendole parole di disprezzo.

Parte seconda - Giardino e casa di Leonora.
Bellina e Filandro, rappacificati, preparano una beffa per Giampaolo.
Sono seduti su una panchina e, mentre si mormorano parole dolci, li sorprende Giampaolo, armato di schioppo; Bellina chiede perdono, dicendo che lo ama ed ha fatto ciò solo per ingelosirlo. Giampaolo si dice pronto alle nozze e, credendosi seguito da Bellina, entra nella casa di Leonora per celebrare il matrimonio.
Leonora si affaccia alla finestra chiedendo aiuto: un bandito armato l'ha assalita ed offesa; tutti accorrono e Romualdo, riconoscendo Giampaolo che tenta invano di giustificarsi, dichiara nullo il contratto di matrimonio.

Parte terza - Casa di Bellina. Leonora, con l'aiuto di un generale suo protettore, prepara una burla.
Romualdo, intanto, cerca di convincere Giampaolo a sposare Leonora, pensando, così, di poter prendersi Bellina; mentre discutono, arriva Leonora dicendo che Bellina è scappata di casa. Si presenta Filandro, travestito da ufficiale ungherese, parlando una strana lingua, tanto che nessuno lo riconosce.
Egli dice di essere venuto a cercare la sua fidanzata che è scappata perchè si è innamorata di un certo Filandro, da lui fatto rinchiudere in carcere.
Arriva anche Bellina, vestita da ungherese, che, nello stesso strano gergo, chiede del fidanzato che l'ha abbandonata per amoreggiare con una certa Bellina, che lei per vendetta ha fatto imprigionare. Romualdo e Giampaolo le rendono il suo promesso sposo con la promessa di avere Bellina. L'ufficiale, ritrovata la fidanzata infedele, la vuole uccidere; ma alla fine i due fanno pace.

Parte quarta - Una veranda dalla quale si gode la vista di Roma sotto il chiarore della luna. Giampaolo consiglia a Romualdo di non pensare più a Bellina; lui è vecchio e lei è giovane e, si sa, le giovani ragazze sono capricciose e ingannatrici.
Il corteggiatore anziano è destinato a perdere, dietro loro, la testa ed a divenire oggetto di beffe.
Peggio ancora per l'uomo maturo che prenda in moglie una giovane donna, oltre alle beffe potrà avere anche lo scorno. Intanto arrivano i due ungheresi, da poco sposati, accolti con gioia da tutti i presenti; in loro onore si danzerà. Ma Giampaolo si oppone; vuole prima riavere, come era stato promesso, i due prigionieri, Filandro e Bellina; i due, scoprendosi, si fanno riconoscere e dicono che ormai sono sposati. Giampaolo e Romualdo rimangono come fulminati e si adirano contro Bellina e il suo sposo.
Ma poi, rassegnati e un poco anche timorosi delle conseguenze e del danno che potrebbe venir loro se la cosa si risapesse in Roma, perdonano e festeggiano, con un ballo, l'avvenimento.