VAI AI BLOG

Mese
   
Anno
   
 

 

 

SERVIZI
 

 

 

 

 

La musica classica “amata dalla musica leggera”!
inserito il lunedì 8 maggio 2006

Settimana scorsa abbiamo stilato una news che ha riscosso un certo tipo d’interesse da parte dei nostri affezionati utenti che volevano esprimere il proprio parere.
Abbiamo pensato, quindi, di pubblicare un Blog, grazie al quale condividere pareri relativi alla musica classica.
Vi riportiamo la notizia integrale e aspettiamo i vostri commenti!

La musica classica ha sempre influenzato la musica leggera; infatti, a chi di voi, cultori della musica colta non è capitato di sentire dei pezzi, magari sotto suggerimento di un amico, e riconoscere una somiglianza con un celebre brano di musica classica?

Purtroppo la musica classica rimane apprezzata da una elite, mentre la maggior parte delle persone seguono con esaltazione tutti questi gruppi inglesi, e non, che cavalcano l’onda per alcuni anni e poi spariscono.

Molte associazioni musicali e scuole di musica lottano continuamente affinché i giovani inizino ben presto ad avvicinarsi alla musica colta ed imparino ad apprezzarne la complessità, ma soprattutto, in modo che capiscano un concetto fondamentale: la musica è armonia e non frastuono come alcune volte ci capita di sentire nella musica leggera!
Uno dei problemi attuali è che imparare la musica e saper suonare, classica o generi impegnati tecnicamente, vuol dire dedicarsi con sforzo ad una disciplina complessa e non riuscire a fare due accordi e credersi musicisti!

In questi giorni si parla molto di un cantante Chris Martin dei Coldplay che sta già pianificando il suo futuro e ha sostenuto che alla fine della carriera con la band vorrebbe studiare musica classica.
Il signore in questione è un elemento di un gruppo che ha venduto tanto da diventare uno degli uomini più ricchi del mondo, ma da qui a riferirsi come musicista che vorrebbe approfondire i suoi studi musicali tra qualche anno, passa molta acqua sotto i ponti.

Non per criticare il signore in questione che ha delle idee commerciali buonissime..Ma l’avete mai sentito suonare? Eppure i giornali scrivono sarà mai un concertista?
Bisogna riprendere in mano la parola suonare, la definizione è stata fin troppo usata, anzi sfruttata, non si può chiedere se una persona che fa successo con pezzi dalla musica elementare, tant’è che potremmo chiederci che siano fatti a posta in base alla “bravura” dei “musicisti” in questione, diverrà concertista a 40 anni!

Cosa ne pensate?

 
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
I VOSTRI COMMENTI A QUESTO BLOG ( 15 )

 

a cura di Concerto di David Helfgott (il pianista di SHINE)
inserito martedì 27 giugno 2006
Vi segnalo il concerto che David Helfgott (il pianista del film Shine - Premio Oscar 1996 - ricordate?) terrà a Pescia (Prov. Pistoia), Chiesa di San Francesco la sera di Mercoledi 28 Giugno p.v.

Si allega breve comunicato:

David Helfgott, il leggendario pianista australiano venuto alla ribalta grazie al film “Shine” ispirato alla sua vita (Vincitore Premio Oscar 1996) terrà un concerto esclusivo presso la Chiesa di San Francesco in Pescia la sera del 28 giugno 2006. Si tratta dell’unica data italiana per il 2006 del pianista, che ha da poco concluso una trionfale tournee nei maggiori paesi europei, e si trova nell’amata Toscana per un periodo di vacanza. Proprio in questo contesto David, grazie all’amicizia che ci lega, ed in ricordo di un carissimo amico di infanzia recentemente scomparso, ha deciso di offrire un concerto il cui ricavato andrà a sostenere la ricerca contro il cancro.
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente David alcuni anni fa, dopo un lungo contatto epistolare iniziato quasi per caso. Il contatto con David sorprende per la carica umana ed il profondo pathos che è in grado di trasmettere. Un eterno bambino con l’anelito di volare, la cui musica è in grado di alludere ad una profondità inarrivabile attraverso il linguaggio verbale.
Nato a Melbourne (Australia) nel 1947 da una famiglia ebrea di origini polacche, David iniziò a studiare pianoforte a 5 anni, inizialmente sotto la guida del padre. Proseguì poi i suoi studi con Madame Alice Carrard, allieva di Bartok. Una svolta decisiva della sua vita avvenne nel 1966 quando non ancora ventenne si recò a Londra per studiare al Royal College of Music sotto la guida del Prof. Cyril Smith, che lo definì uno degli allievi più dotati degli ultimi 25 anni: “… nelle opere romantiche e virtuose come quelle di Lizst e Rachmaninov, il suo talento arriva quasi alla genialità per temperamento e tecnica musicale …”. Durante il soggiorno al Royal College of Music David si aggiudicò numerosi premi fra cui il prestigioso Dannreuther Prize per la miglior esibizione grazie alla straordinaria interpretazione del Concerto per Piano n.3 di Rachmaninoff (Rach 3). Il viaggio di studi a Londra fu in realtà una fuga da un rapporto contrastato alla continua e vana ricerca di amore e comprensione da parte di un padre tirannico e violento. Questi gli aveva già negato con la forza di trasferirsi in America quando un grande artista internazionale, colpito dal suo enorme talento, gli aveva offerto una borsa di studio. Una fuga quindi; ma un animo sensibile in fuga è un animo sofferente: tali sofferenze e le ripetute violenze anche a distanza del padre provocarono un tracollo nervoso ed emotivo; durante una performance del 1970 David accusò un malore e per motivi di salute fu costretto a tornare in Australia, trascorrendo 10 anni della sua vita in cliniche psichiatriche, estraniato dal mondo e dagli affetti. L’incontro casuale ed il successivo matrimonio con l’astrologa Gillian, riportarono David dentro la stabilità e segnarono il suo trionfale ritorno sulle scene.
Da allora il pianista australiano è divenuto una vera e propria leggenda vivente, portato alla ribalta mondiale grazie al film “SHINE”, commovente e toccante dramma autobiografico. Dalla metà degli anni ‘80 David ha ripreso l’attività concertistica con enormi successi in tutto il mondo; nell’ottobre 1996 ha tenuto 4 concerti alla Sydney Opera House registrando ogni volta il tutto esaurito, evento mai successo prima. L’anno successivo ha tenuto una tournee mondiale, che si è conclusa con il ritorno trionfale alla Royal Albert Hall, gremita fino all’ultimo posto; il Rach 3 gli è valso una interminabile standing ovation. Negli ultimi due anni il pianista australiano si è esibito a Montecatini Terme: nell’estate scorsa ha tenuto nella città termale un concerto esclusivo per i delegati ONU in convegno. La tournee mondiale del 2006 ha avuto date europee in Svizzera, Austria, Germania, e Spagna.
David Helfgott si esibirà con brani di Mendelssohn, Chopin, Beethoven, e Liszt.
L’ingresso sarà a offerta: il ricavato andrà a sostenere la ricerca contro il cancro.
Ritengo doveroso sottolineare che il Maestro Helfgott ha deciso di rinunciare a qualunque forma di compenso dichiarandosi entusiasta di offrire la sua musica ad un fine nobile.

Paolo MONTALTO
Paolo.Montalto@libero.it
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Palemone
inserito giovedì 18 maggio 2006
Indubbiamente nel mondo della musica leggera c'é molta spazzatura, ma non si può generalizzare. In primo luogo ci sono molti virtuosi, veramente virtuosi, che si occupano di musica leggera: ad esempio dove mettete tutti i grandi chitarristi blues, che hanno esplorato nuove potenzialità della chitarra elettrica e i cui pezzi sono ricordati da un cinquantennio? E' vero che l'impegno per suonare (bene) la classica è notevolmente superiore in genere a quello richiesto per mettere tre accordi in croce, ma talvolta la classica manca di quella immediatezza che caratterizza la leggera. Poi questa contrapposizione classica-leggera mi sembra un po' dogmatica: non mi venite a raccontare che la classica è bella in quanto classica e la leggera è un blocco unico che non ha notevolissime differenze al suo interno.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Claudia
inserito mercoledì 10 maggio 2006
Io credo che per amare la musica classica bisognerebbe ascoltarla come e quanto la musica leggera... allora potremo avere delle chance di abituare le nostre orecchie.
Se si ascolta solo RAP, si conosce solo il rap; e purtroppo oggi, pochissimi sono i ragazzi che hanno l'opportunità di ascoltare musica classica a casa o a scuola. Perchè' mi domando io?Se così si fa.. le si possono amare entrambe e non ci sarebbe neppure il bisogno di distinguere in modo così forte l'una dall'altra.
Quando agli strimpellatori che si sentono musicista quello è un altro problema.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Lidia
inserito mercoledì 10 maggio 2006
In effetti è vero che uno dei problemi della musica classica sta nel numero ristretto di ascoltatori. Io credo che la musica, dovrebbe, come tutte le altre materie entrare a pieno titolo nella scuola, ma non come è stata sempre studiata. Io ho fatto elementari, medie, superiori e università e la musica non ha avuto alcun peso nella mia formazione scolastica, come del resto l'arte.. e tutte le forme espressive..
Credo che per far fiorire la musica classica occorra prima di tutto farla conoscere e non certo solo attraverso lo strimpellamento del flauto o quattro esercizietti di solfeggio che anzi, sortiscono l'effetto contrario, quello di allontanare facendo vedere il lato meno eclatante della classica.
Credo che sia una questione di abituare l'orecchio all'ascolto; andare nei luoghi dove si suona la musica, farla apprezzare, far vedere cosa può essere per un musicista la musica, le possibilità che ha..
perchè in tutti gli altri stati si suona mucisa classica ad ogni angolo di strada e in Italia ci sono solamente i tempi sacri e poche altre opportunità..
La si vuole tenere come se fosse già dentro ad un museo, oppure la rendiamo viva facendola vivere dentro le persone anche nei luoghi che non sono "sacri"?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Giorgio
inserito mercoledì 10 maggio 2006
Sono perfettamente d'accordo con voi....
Ad ognuno il prorpio mestiere.....
ciao
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Vera
inserito mercoledì 10 maggio 2006
Il vero problema non è nella musica o in chi l'ascolta..e' nella società! tutto deve avere un'anima commerciale, e questo equivale a velocizzare ed impoverire qualsiasi cosa!
Per di più si apprezza ciò che è alla portata di tutti, per esempio non è difficile suonare una bella canzone di Vasco, e non si ama la musica che richiede studio e disciplina..O almeno per i giovani, attualmente mi sembra che sia così..Ciao!
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Alberto
inserito mercoledì 10 maggio 2006
secondo me il concetto di musica si sta' sempre più impoverendo..non a caso, nella lingua del mondo:l'inglese, essa si spreme tramite la parola gioco.. Ogni giorno son ocostretto a sentire rumore, invece che musica, a vedere gente che impazzisce per due note piazzate a caso e non riesce ad apprezzare la muca impegnata! siamo così stanchi che non riusciamo nemmeno più ad ascoltare qualcosa di impegnativo!?? anche perchè impegnativo, per molti, equivale a pesante..che tristezza! buona giornata!
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Roberto M.
inserito martedì 9 maggio 2006
ciao, volevo fare i complimenti per questo servizio.
Un bel blog su Temi musicali. ( Bella Idea ).
Io sono un amante della musica classica, non suono nessun strumento ma amo tantissimo ascoltare chopin, Bach e Satie...
Personalmente credo che fare Musica Classica sia un Dono che va ben oltre dall'essere musicista.
E' una materia troppo complessa e quindi non per tutti.
Lasciamo suonare i classici a chi sono 30'anni che li studia........
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Clara
inserito martedì 9 maggio 2006
credo che la musica risenta di un epoca in cui tutti fanno tutto..siamo nell'era della Opportunità, ognuno di noi lavora, si appassiona ad hobby, ecc.. Penso che comunque ci sia sempre la differenza tra un professionista e uno che si appasiona alla musica..
In una birreria si può strafare in un auditorium se sbagli tutti lo sanno! Ciao
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Marco
inserito lunedì 8 maggio 2006
ragazzi!!!!
Non litigate, avete 2 opinioni diverse.......
Ma tanto rispetto a chi sie fatto 10 se non 15 anni di conservatorio...........
io ho degli amici che suonicchiano.... e ti posso dire che a livello tecnico sei un professionista oppure fai quello che ti riesce.....
e penso che si normale.........
un professionista non ha problemi tecnici e quindi e in grado di suonare qualsiasi cosa, altrimenti non sarebbe tale......
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Irene
inserito lunedì 8 maggio 2006
Ciao Corrado..forse non mi sono spiegata bene..come ho sottolineato io amo diversi stili musicali..La mia frustrazione nasce dal fatto che molte volte persone che non hanno, come me o altri, dedicato la maggior parte della propria esistenza alla Musica, si permettano di esprimere pareri non sapendo..Allora ti faccio l'esempio pratico, nella mia città esco con una compagnia tra cui ci sono questi tre ragazzini che strimpellano per locali, allora sono molto carini e riescono a intrattenere il pubblico, però non sanno suonare!!miseria prendono di quelle stecche..E mentre suonano io sento tutti che lodano la loro capacità di suonare...Questo mi fa paura!! Tra un po' basterà che uno batta su un oggetto emmettendo rumore e diverrà un musicista magari contro-tendenza!!!! Ciao a tutti!
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Corrado
inserito lunedì 8 maggio 2006
ciao Irene, non condivido molto la tua opinione..Adesso questo blog nasce da una notizia giornalistica forse troppo esagerata, però non credo sia nemmeno giusto parlare di complessità o meno..io per esempio amo molto la musica classica ma non ho mai potuto impegnarmi in uno studio serio della materia, quindi ho provato a fare l'autodidatta cercando di suonare un po' di strumenti!! Credo che dopo averlo fatto per 15 anni posso aver diritto di parlare di tecnica musicale senza dire scemate..Cioè la musica è un arte che si può esprimere in diverse forme, non credo che ci sia meno o peggio solo sfumature diverse.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Irene
inserito lunedì 8 maggio 2006
Ciao a tutti.. anche a me questo discorso innervosisce un po'! Pensate che io studio il violino da molti anni, eppure con i ragazzi della mia età che sanno fare due accordi con la chitarra, a volte, mi sento in imbarazzo perchè mi contraddicono su alcune questioni musicali tecniche quasi loro fossero maggiormente preparati perchè si esibiscono in birrerie e io, per fortuna, no!! E i miei anni di conservatorio dove li mettiamo, non valgono??
Ho notato che questa confusione o non valutazione di una professione avviene anche in altri rami artistici..Ormai basta saper disegnare per spacciarsi come pittori.. o altro! Non faccioun discorso contro la musica eggera che amo, in quanto ci sono artisti molto bravi, ma tecnicamente secondo me la musica colta è molto più complessa..
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di lidia
inserito lunedì 8 maggio 2006
avete perfettamente ragione... non è che tutti quelli che strimpellano uno strumento possano essere considerati "musicisti". E' vero, nella musica leggera esistono anche dei "musicisti", ma sono davvero pochi, tutti gli altri si aggiustano e, al limite, chiamano musicisti veri quando devono eseguire i pezzi dal vivo.
La musica purtroppo richiede impegno, tempo, disciplina che spesso si accordano poco con certe stramberie del rock e della "leggera"; con questo non voglio dire che non ci siano buoni pezzi e che il resto della musica sia da mandare al macero.. per carità..
Resta però pur sempre una distinzione... ed è questa distinzione che fa la differenza: i musicisti classici studiano per anni ed anni e non possono mai lasciare ... hanno una disciplina forte al loro interno che li spinge ad essere sempre in allenamento e a dare sempre il meglio di sè... purtroppo questo non si può dire della musica leggera che spesso premia il disimpegno e che aiuta i pezzi che sono invece "orecchiabili" e che, musicalmente parlando.. fanno un po' pena.
Magari, i musicisti leggeri fossero sempre come i Dire Straits o come Battiato... o Branduardi... sarebbe meraviglioso!!! perchè allora la "MUSICA" farebbe comunque la sua parte.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
a cura di Claudio
inserito lunedì 8 maggio 2006
Buon giorno a tutti e complimenti per il sito.
Sono un musicista di musica Classica, ma mi occupo anche di musica leggera e personalmente io penso che la musica sia musica....
Quando faccio serate di musica leggera metto lo stesso impegno che metto nel suonare una polacca o una ballata di Chopin...
E ora di finirla di fare tutte queste differenze....
Un buon musicista non si giudica da cosa suona ma da come suona....., dall'amore che ci mette nell'esecuzione di un brano, dalla tecnica, e da un suono ricercato e non buttato via......
Ho visto bravissimi ragazzi buttare le mani su opere che meritavano molta più attenzione........
Eppure erano musicisti Classici..........
Spero di trovare qualcuno d'accordo com me.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 

 

 

Il Blog di Concertoggi, il sito di Musica Classica

Giovani musicisti l Grandi Musicisti l Editoria l Opera l Programmi d'esame l Corsi
Scuole di Musica l News di musica classica l Festival e Rassegne l Musicoterapia
Cerca nel sito l Mappa del sito