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Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei!
inserito il martedì 26 settembre 2006

Lo psicologo Adrian North dell'Università di Leicester ha detto che i risultati mostrano che conoscendo semplicemente la musica che ascoltano, è possibile trovare indizi che permettano di risalire alle abitudini e preferenze delle persone.
Lo dice uno studio pubblicato alcuni giorni fa', che ha esaminato i gusti e le abitudini di 2.500 britannici per scoprire la relazione esistente fra il loro genere musicale preferito e i loro stili di vita e interessi.

Fino a qui un normale sondaggio, ma lo studioso afferma “abbiamo eliminato i luoghi comuni legati al gusto musicale”… Questo è poco ma sicuro ..Solo che lo studio rileva dei dati particolari!

I fan di Rap e Hip Hop sono antiambietalisti e consumisti; i patiti di musica classica sono molto indisciplinati alla guida (questa, effettivamente è una teoria che si fonda su un dato scientifico).
Chi ama Mozart e Rachmaninov non disdegna gli stupefacenti (!); chi ama il rock legge i quotidiani; i patiti di Jazz sono i buongustai; chi ama l’opera è poco incline al sapone, i più pigri sono quelli che amano la Dance..Ma come!! La parola Dance cosa ricorda ..il divano?!?

E l’indagine continua la comparazione fra i gusti musicali – carattere delle persone e promettono di più, un’altra ricerca che ci permetterà di ottenere ancora più connessioni tra la musica che ci aggrada al nostro stile di vita.

Ma noi ci si chiede, sempre con il rispetto per codesti studiosi..E allora?
Siamo in un epoca molto difficile per la musica.
La musica sta uscendo dalle scuole, sta perdendo il suo ruolo tra l’educazione dei ragazzi.
La musica si sta perdendo! Diventa ogni giorno più difficile ascoltare buona musica (senza riferirsi solo a quella classica), perché ormai siamo in balia del commerciale, tutto quello che fa/è Commercio va bene e allora, chiamiamo musica anche dei suoni buttati li, senza senso, senza armonia.

E se l’arte diventa commercio, nella nostra storia qualcosa, da qualche parte, non ha funzionato!

 
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I VOSTRI COMMENTI A QUESTO BLOG ( 7 )

 

a cura di macbass
inserito mercoledì 11 ottobre 2006
andrebbe vissuta come necessità vitale, esperienza che non si può comunicare con le parole...qualcosa di molto ancestrale e non sociologico...
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a cura di Pino53
inserito lunedì 9 ottobre 2006
Che problema c'è?
Forse a qualcuno è sfuggito che il campione è composto da "2500 britannici"...
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a cura di Massimo Biolcati Rinaldi
inserito giovedì 5 ottobre 2006
La precarizzazione del marcato del lavoro intellettuale ha provocato sfracelli: persone serie che hanno tanto studiato si riducono a raschiare il fondo del barile nelle ricerche più insensate pur di raggiungere il famoso quarto d'ora di celebrità.
Ciò che ho appena letto fa rabbrividire ogni coscienzioso padre di famiglia che si sacrifica per far studiare i figli.
Una prece per il padre di Adrian North
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a cura di Sara C.
inserito martedì 3 ottobre 2006
io non sarei così negativa..anzi mi sembra che si stia pensando di rivalutare il discorso musicale, mi sembra ci sia una sensibilità ritrovata...La polemica e il movimento che si è creato intorno al discorso di eliminare il giusto spazio della M. nella scuola mi sembra sia indice di una ritrovata semsibilità..o forse sono solo ottimista?
I sondaggi più o meno stupidi ci sono sempre stati!
Un saluto
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a cura di Giorgio
inserito martedì 3 ottobre 2006
Credo che questi sondaggi abbiano un unico scopo che è quello semplicemente di catalogarci e fare in modo di creare musica in base alle tendenze del momento... in un mondo commerciale credo che lo spazio per la buona musica sia molto limitato!
Buona giornata a tutti
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a cura di Luca
inserito mercoledì 27 settembre 2006
Questo articolo non ho avuto il "piacere" di leggero..Comunque credo che si stia vivendo un periodo di confusione per ciò che concerne la musica... si parla di musica per definire suoni confusi! E noi poveri musicisti che abbiamo studiato al conservatorio non possiamo dire una parola perchè ci assalgono dicendo che siamo preistorici!! ma per il sondaggio: non capisco a cosa serva, se non commercialmente...
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a cura di Rita
inserito martedì 26 settembre 2006
Ho letto l'articolo in questione su diverse testate..
Anche io l'ho vissuto..come..povero,ovvero con tutte le tematiche che dovremo affrontare oggi, relative alla musica, questi sondaggi lasciano il tempo che trovano!
E poi mi dico, ma a che serve?
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