Polacche di Chopin Questa Nuova edizione critica delle Opere di Fryderyk Chopin, condotta con metodo filologico, pone a fondamento della sua recensio le prime edizioni, gli autografi, le copie manoscritte, nonché le copie a stampa appartenute agli allievi del Maestro, su cui egli appose numerose annotazioni quali, ad esempio, correzioni al testo, diteggiatura, pedale, indicazioni agogico-dinamiche e varianti. L'edizione si distingue principalmente per i seguenti punti: 1. di ogni opus si propone il frontespizio delle edizioni originali ed una nota introduttiva, in cui si richiamano, tra l'altro, le testimonianze epistolari, i contratti con gli editori, le date di pubblicazione ed uno stemma illustrativo dei rapporti di parentela tra le fonti; 2. il testo riproduce nei minimi dettagli (accidenti, pedale, posizione delle legature, orientamento delle stanghette, raggruppamenti tra le note, incolonnamento ecc.) le preferenze grafiche indicate dai manoscritti o, in mancanza di questi, dalle prime edizioni; 3. un apparato (in cui si citano le variae lectiones), a lato del quale scorre un commento critico che illustra i criteri della recensio; 4. le diverse lezioni e le varianti richiamate in apparato non sono descritte, bensì riprodotte nella notazione originale; 5. dacché la finalità è quella di offrire al giovane pianista, al concertista e al musicologo l'opera di Chopin, non già le opinioni personali, gl'intenti pedagogici, la visione estetica dell'editore, il testo musicale non contiene un solo segno che non provenga dalle fonti (ad esempio, la sola diteggiatura che si è ritenuto d'indicare è quella tramandata dagli allievi; di più, distinti caratteri tipografici segnalano a quale di loro essa va attribuita).

Polacche, edizione critica a cura di Franco Luigi Viero, seconda edizione riveduta e corretta, Corsico 2002, pp. xxvi + 342 (ISBN 88-87571-03-1)

Quest'edizione contiene tutte le Polacche note divise in due sezioni: Pubblicate durante la vita e Pubblicate postume. Di più, è compresa anche la Polacca op. 22 preceduta da un Andante spianato nella versione per pianoforte solo, che Chopin faceva studiare agli allievi. Infine, per la prima volta in questo secolo è pubblicata in Appendice la Polacca op. 3 per violoncello e pianoforte nella versione per pianoforte solo edita a Vienna nella riduzione di Carl Czerny.

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