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Inaugurazione organo Agostino Traeri della Collegiata di Gualtieri

 

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Inaugurazione organo Agostino Traeri della Collegiata di Gualtieri

 

Sabato 14 ottobre (ore 21 ingresso libero) i musicisti cremonesi Marco Ruggeri (organo) e Ilaria Geroldi (soprano) presenteranno in forma di concerto l’organo restaurato dalla Casa d’organi Daniele Giani di Cremona. Durante la serata sarà presentata la pubblicazione sulla storia e restauro dell’organo.

La storia dell’organo della Collegiata di Gualtieri inizia nel 1668, momento in cui il Capitolo decide di costruirne uno con l'intervento economico del Comune. L’organo viene costruito dal parmense Carlo Lanzi, famoso organaro del suo tempo. Nel 1784, dopo la riedificazione della chiesa, Agostino Traeri, ultimo esponente della celebre dinastia dei Traeri, ne costruisce uno. Molto probabilmente si trattava del più grande organo costruito da Agostino anche se per altra destinazione: con 57 tasti e controttava, di 12 piedi e 21 registri. Agostino, per adattarlo alla cassa predisposta, fu costretto a ridimensionarlo: mantenne parte del materiale fonico cinquecentesco e seicentesco già presente.
La fase di studio dello strumento è stata particolarmente complessa a causa dei numerosi ampliamenti e restauri subiti dallo stesso: infatti nel corso dei secoli lo strumento subì innumerevoli interventi e modifiche che ne compromisero la funzionalità e ne stravolsero la fisionomia.
L’iniziativa di restaurare l’antico strumento è stata di Mons.Fabiano Tortella allora parroco di Gualtieri, poi Mons. Tortella ha passato il testimone a Don Alberto Nicelli che ha portato a termine con impegno le pratiche burocratiche con Soprintendenza e Curia vescovile. Le lunghe ricerche effettuate presso vari archivi sono stato l’oggetto di una interessante pubblicazione (la più vasta in campo organario della nostra provincia) di ca. 150 pagine con foto a colori curata da Federico Lorenzani e Marco Ferrarini.
Il libro descrive la storia, le fasi di restauro dell’organo della Collegiata e la prassi musicale nella chiesa locale, inoltre traccia la storia di vari organi a canne passati nei secoli attraverso tutte le chiese del territorio gualtierese: Sant’Andrea e Concezione nel capoluogo, chiese parrocchiali di Pieve Saliceto e Santa Vittoria.

Le ricerche hanno evidenziato che l’organo è di proprietà della Parrocchia e non del Comune, come si pensava negli anni scorsi: la presenza di un organo di grande pregio architettonico e fonico era motivo di orgoglio per l'intera cittadinanza, a dimostrazione di una fusione e comunanza di intenti tra il mondo religioso e quello civile.

Questa preziosa eredità dei nostri avi, è testimonianza per le generazioni future per l'incremento, la costante valorizzazione ed il restauro del patrimonio organario. Ci auguriamo che l’organo, riportato al primitivo splendore, riprenda la sua nobile funzione di accompagnamento e di sostegno del canto liturgico e di strumento di formazione culturale-musicale con l’esecuzione, di pagine della copiosa produzione di musiche organistiche composte da musicisti di ogni epoca e nazionalità.

Le pratiche per il restauro dell’organo e gli studi sul restauro sono state portate avanti in collaborazione con l’ufficio diocesano per i beni culturali e la soprintendenza di Modena-Reggio Emilia.

L’organo è stato restaurato dalla Casa d’organi Giani di Daniele Giani (Cremona), giovane organaro che negli anni scorsi si è particolarmente distinto nel restauro di alcuni dei più importanti organi storici italiani.

 
       
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